L’intervento sostiene progetti di ricerca e sviluppo, da realizzare nei territori delle Regioni
meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
A chi si rivolge
a) imprese che esercitano le attività industriale per produzione di beni e servizi, comprese le
imprese artigiane (L. 8 agosto 1985, n. 443);
b) imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
c) imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b)
d) Centri di ricerca;
e) imprese agricole, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto
f) Organismi di ricerca, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto
I soggetti beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, fino ad un
massimo di 3 soggetti (contratto di rete, consorzi o accordi di partenariato).
Progetti ammissibili
Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla
realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o miglioramento di prodotti, processi o servizi
esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs).
Spese ammissibili
La misura incentiva progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentali per lo sviluppo delle tecnologie con agevolazioni sui costi di:
Forma e misura delle agevolazioni
Contributo diretto alla spesa, in percentuale così come segue:
35 % per le piccole imprese, 30 % per le medie imprese, 25 % per le grandi imprese.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono:
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